"Abilità piccola della Vita"
...e ho sognato cauta
tra ballate e ombre nera
crepitio di tristezza
sulla recinzione d'il giorno
nemico rassegnato, fastidioso,
polo tortuoso, subdolo.
in quella somnolenza avara
di torso nascosto, disonesto.
Narcotico di citazione della vita
e scarico al mio stupore.
...ed io moderata sentire de impronta
di ladina finzione
pletora, bocca sinuosa
de lingua alamba
che imbarazzo mi sento
soffocante di sonno il suo abuso.
Lasciando premonizione indegna
contorserci e toccare
frugale danza maligna
che sostenere orientacion rivolta
in astemia, imposte, sbagliata,
rivestita o intimidatoria cinica
senza precedenti obliquo.
Abilità per quanto riguarda la vita
che rassicurati il mio vampate di la vita
fare uno schizzo accettabili.
Fino quando l'amore
uragano che scatena palpitante
la loro pioggia febrile
distruggendo il loro flusso e suono
che sostegna,
soggioga furbo le ninfee solitario
e l'asedotta son i suoi fulmini.
Il rumore assordato all'inizio
fuztigando la mia facchia,
corrompere spudorato, ombreggiato,
inebriante con quella voce strana
di labbra compiacente
e affettuoso.
Benigno eventi di consolazione
impensata,
bouquet di fiore d'arancio
difficile da descrivere
esalare suo aroma dolce.
indescrivibile arroganza
spogliato il rossore
questa malinconia immobile
solitudine densa
di attaccamento indecoroso
Indegno processo
abilità da scartare
che la vita nel tardo offerta
insegna un percorso quieto
assedio arbitrario adulatore
di dominio finto.
Oggi, verso la pienezza
riassunto altezzoso
altivesfuma tra le righe
d'un punteggio non aperto
il lenguaggio terso, ampio
labirinto ammuffito
nella mia memoria
latta diligente
che riffugire lucentezza violaceo
ululano voluttuoso
che si erge nel mio corpo
in attesa di te...
¡attendere a te!
per infine inclinazione
ridere ringiovanito
di la coppa di amore
seduta, calda, ardente
senza rimpiante
e di essere uno solo
in quel brindisi...
Malu de Lujan
(spero mia traduzione è più vicina
all'originale in spagnolo)
"Destreza Tacaña de la Vida"
...y yo soñaba cautelosa
entre baladas y sombras negras
restallando tristezas
en el cerco diurno
enemigo resignado y fastidioso
mástil tortuoso, solapado.
En esa somnolencia avara
de torso disimulado, deshonesto.
Narcótico que la vida emplaza
y finiquita mi asombro.
...y yo templaba
palpar huellas de ladina pretensión
plétora boca sinuosa
de lengua alambicada
que abochornaba mi sentir
sofocando, hasta el sopor
su atropello.
Dejando barruntadas, indignas,
retorcerse manoseadas
en frugal danza maliciosa
sustentando orientación sublevada
en abstemia impuesta,
errónea, recubierta,
cínica, intimidante,
de inaudito soslayo.
Destreza tacaña de la vida
que tranquilizaba mi sofoco
haciendo un boceto aceptable
hasta que el amor
huracán que desata palpitante
su lluvia febril
y arrasa con su torrente sonoro
ese soporte;
subyugó astuto
los nenúfares solitarios
y sedujo con su relámpago.
Ese ruido ensordeció en el inicio
azotando mi rostro
sobornando taimado
desvergonzado, umbroso,
embriagando con esa voz desconocida
de labios complacientes
y afectuosos.
Benigno acontecer
de consuelo impensado
ramo de azahar de difícil descripción
exhaló su aroma dulce.
Inenarrable arrogancia
despojó ese sonrojo
subyugando esa melancolía inerme
densa soledad de apego
indecoroso.
Indigno proceso
maña desenvuelta que la vida
tardó en ofrecer
enseñando una senda quieta
asedio arbitrario, adulador
de dominio fingido.
Hoy, hacia la plenitud
sumario activo
esfuma entre líneas
de una partitura sin abrir
ese lenguaje lacónico, extenso,
dédalo mustio en mi memoria
hojalata diligente
que rehuía el viso purpurino
y ese aullido voluptuoso
que se yergue en mi cuerpo
esperando...
¡esperándote!
para finalmente inclinar
riendonos rejuvenecidos
esa copa del amor
asentada, ardiente,
sin remordimientos
y ser uno solo
en ese brindis...
Malu de Lujan